Seminario

Il Seminario “San Pietro Martire”

Fondazione del Seminario
Nel gennaio 1987, l’Istituto Mater Boni Consilii aprì ad Orio Canavese, in diocesi d’Ivrea, un Seminario, che dal 1988 è stato trasferito a Verrua Savoia, in diocesi di Casale Monferrato, dove svolge tuttora la sua attività di formazione del clero in preparazione al sacerdozio.

Il Seminario e la Chiesa:
Posizione dottrinale – Situazione canonica

Mons. Il Seminario «San Pietro Martire» intende preparare i giovani candidati al sacerdozio cattolico, nella più stretta fedeltà alla Chiesa Cattolica Romana. «Spetta esclusivamente alla Chiesa – ricorda il Regolamento del nostro Seminario – istituire i seminari (can. 1352) ed al Vescovo o alla Santa Sede approvarne i regolamenti (can. 1357 § 3 e 4). Pertanto, nell’attesa dell’istituzione canonica del Seminario e dell’approvazione del suo Regolamento, il Seminario San Pietro Martire non è realtà di diritto, ma puramente di fatto. Tuttavia, poiché la formazione del clero è d’importanza vitale per la continuazione della Missione affidata da Nostro Signore Gesù Cristo, consideriamo nostro diritto e dovere, perdurante lo stato di privazione d’autorità nella Chiesa, preparare al sacerdozio quanti si sentono ad esso chiamati da Dio. Stante quanto detto ai punti precedenti, la sola giustificazione morale dell’esistenza del nostro seminario, senza approvazione canonica, è la situazione attuale della Chiesa Cattolica qual è stata descritta da Mons. M.L. Guérard des Lauriers nella tesi detta «di Cassiciacum». A questa tesi pertanto devono aderire superiori, professori ed alunni del seminario».

Vocazione sacerdotale

Non si può aspirare al sacerdozio se non si è ricevuta una vocazione o chiamata da parte di Di «né alcuno si appropria da sé tale onore, ma chi è chiamato da Dio, come Aronne» (Heb, 5,4); «non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho costituiti affinché andiate e portiate frutto» (Jo. 15,16); «non tutti capiscono questa parola, ma solo quelli ai quali è concesso» (Mt 19, 11). Dio non mancherà mai di suscitare vocazioni sacerdotali, perché esse sono indispensabili all’esistenza stessa della Sua Chiesa. Rarissime sono le chiamate straordinarie o miracolose (come quella di San Paolo); normalmente, Dio manifesta la sua scelta attraverso le cause seconde create. In particolare, la Divina Provvidenza: 1. renderà favorevole (o farà superare o compensare) l’ambiente familiare e formativo, non esclusi gli aspetti materiali, economici ecc.; 2. infonderà e alimenterà nel giovane le idonee qualità fisiche, intellettuali e morali; 3. ispirerà alla sua volontà il desiderio della vita sacerdotale (particolarmente con la devozione al Sacrificio della Messa), facendo vagliare e giudicare gli elementi sopraccennati dal padre spirituale; 4. illuminerà i suoi superiori ecclesiastici, rendendone favorevole il giudizio e inducendoli all’accettazione.

Ammissione al seminario

Le persone interessate al Seminario devono scrivere al Rettore del Seminario San Pietro Martire (Località Carbignano 35/36, 10020 Verrua Savoia (To), Italia), precisando i motivi che li spingono a desiderare il sacerdozio. Alla lettera bisognerà eventualmente accludere:
I. Un «curriculum vitae» del candidato (luogo e data di nascita, famiglia, studi, lavoro, eventuali seminari già frequentati ecc.). II. I certificati di battesimo, cresima, matrimonio religioso dei genitori. III. Copia del diploma di scuola media superiore (maturità). IV. Una lettera di presentazione del candidato sottoscritta da un sacerdote.

Esame della ammissione

La domanda d’ammissione sarà presa in esame dal Rettore, che valuterà se il candidato soddisfa quanto richiesto dalla Chiesa, particolarmente nei canoni 1363-1364 del codice di diritto canonico (promulgato da Benedetto XV). Il candidato – di qualunque nazionalità – deve essere d’età compresa tra il 17 e i 40 anni. Egli potrà far richiesta d’ammissione all’Istituto Mater Boni Consilii; tuttavia «sono ammessi anche candidati che non intendano entrare a far parte dell’Istituto Mater Boni Consilii, previo accordo con il loro Istituto o gruppo sacerdotale o su raccomandazione di un sacerdote fidato», fermo restando quanto detto sulla posizione dottrinale da adottare nel seminario.

Gli studi

L’anno accademico inizia con la festa dell’Addolorata (15 settembre) e termina alla fine di giugno; gli esami sono previsti nei mesi di febbraio e di giugno. I corsi sono previsti di una durata di sei anni: due di filosofia scolastica, e quattro di teologia. Sia per la filosofia sia per la teologia, sarà seguita la dottrina del Dottor Comune, San Tommaso d’Aquino (can. 1366). Le lezioni sono date in italiano o francese, mentre i manuali e testi di studio sono in latino: per chi conoscesse meno bene il latino sono previsti dei corsi settimanali di recupero. L’anno accademico inizia con la festa dell’Addolorata (15 settembre) e termina alla fine di giugno; gli esami sono previsti nei mesi di febbraio e di giugno. I corsi sono previsti di una durata di sei anni: due di filosofia scolastica, e quattro di teologia. Sia per la filosofia sia per la teologia, sarà seguita la dottrina del Dottor Comune, San Tommaso d’Aquino (can. 1366). Le lezioni sono date in italiano o francese, mentre i manuali e testi di studio sono in latino: per chi conoscesse meno bene il latino sono previsti dei corsi settimanali di recupero.

Liturgia ed abito ecclesiastico

La Santa Messa e l’ufficio divino sono celebrati esclusivamente in latino e conformemente alle rubriche promulgate da San Pio X. Dal momento della vestizione, i chierici devono portare costantemente l’abito ecclesiastico (talare).

Gli Ordini Sacri

Nel corso degli studi, i seminaristi che ne fanno domanda con l’accordo del direttore spirituale e l’approvazione del Rettore, riceveranno gli Ordini Sacri previsti dal Concilio di Trento: la tonsura, i quattro ordini minori, il suddiaconato (che implica l’obbligo del celibato), il diaconato ed il sacerdozio. Gli Ordini Sacri sono ordinariamente amministrati da Mons. Geert Stuyver, dell’Istituto Mater Boni Consilii, consacrato vescovo da Mons. Robert Fidelis Mc Kenna, domenicano, a sua volta consacrato dal teologo domenicano Mons. Michel-Louis Guérard des Lauriers. Padre Guérard des Lauriers ricevette la consacrazione episcopale nel 1981, da Mons. Pierre-Martin Ngo-dinh-Thuc, che fu arcivescovo di Hué, in Vietnam, e Assistente al Soglio Pontificio. Per la legittimità di queste consacrazioni, che possono essere giustificate solo dall’attuale situazione della Chiesa (la Sede Apostolica è formalmente vacante), si può consultare l’opuscolo di don Ricossa sulle consacrazioni episcopali in vendita presso il Centro librario Sodalitium.

Conclusione

Nostro Signore Gesù Cristo ha affidato al sacerdote la celebrazione del Sacrificio della Messa, rinnovamento incruento di quello del Calvario, unico Sacrificio del Nuovo Testamento che rende a Dio la gloria che Gli è dovuta. Al sacerdote ha pure affidato l’amministrazione dei sacramenti, canali della grazia, e strumento privilegiato per la salvezza delle anime. I giovani che hanno le qualità fisiche, intellettuali e morali per il sacerdozio si chiedano se per caso Gesù Cristo non rivolga anche ad essi le parole: «vieni e seguimi». Gli Esercizi spirituali secondo il metodo di Sant’Ignazio sono un ottimo mezzo, raccomandato dalla Chiesa, per vagliare la propria vocazione. In questi tempi particolarmente difficili, dei sacerdoti zelanti, preparati e pii sono ancora più necessari che per il passato per la salvezza delle anime.Perché devono essere gli altri e non potrei essere io, a rispondere alla chiamata di Gesù Cristo?