Uno gnostico a Reggio Emilia (l’aldilà secondo Maurizio Blondet)

Uno gnostico a Reggio Emilia (l’aldilà secondo Maurizio Blondet)

Il 15 aprile 2017, solo dieci giorni prima di recarsi a Reggio Emilia come conferenziere alla giornata ‘radiospadista’ del 25 aprile, Maurizio Blondet ha pubblicato la presente recensione a un libro di Gianluca Marletta sull’aldilà, edito da Irfan edizioni, una casa editrice che si ispira dichiaratamente all’esoterismo islamico sciita. Si tratta di una recensione encomiastica, con la quale Blondet fa proprio il pensiero di Marletta a proposito dell’aldilà.
Blondet si dice cattolico, ed è il motivo per cui ci occupiamo di lui (che peraltro non ci è mai stato ostile) ed è considerato cattolico tradizionalista dalla Fraternità San Pio X e da Radio Spada, che lo invitano regolarmente ai propri convegni di formazione, avallando così questa sua qualifica. Che la dottrina di Blondet non sia cattolica lo abbiamo invece ripetutamente denunciato, pur restando, anche a questo proposito, ‘voce che grida nel deserto’.
Blondet si è detto più volte ostile a René Guénon, anche se c’era da dubitare di queste sue affermazioni; ed infatti dopo Gurdjieff, anche Guénon (massone, gnostico e apostata), ma autore di riferimento del libro di Marletta, diventa un ‘riferimento obbligato’ anche per Blondet.
Per Blondet, bontà sua, la Chiesa Cattolica è ‘tuttora depositaria’ (non certo esclusiva) dell’integralità delle conoscenze, ma lo è ‘a sua insaputa’: ci volevano Marletta e Blondet e Guénon per farci conosce la dottrina cattolica che la Chiesa ignora, o che presenta (anche prima del Concilio) con un insegnamento ‘piatto e sommario’: ‘morte, giudizio, inferno e paradiso’, i Novissimi del catechismo, sono insegnamento buono per i fedeli essoterici, che non conoscono la vera sapienza se non tramite formule per l’appunto piatte e sommarie, mentre lo gnostico sa bene che la vera dottrina cristiana, che la Chiesa possiede ma ignora, è un patrimonio ‘comune di tutte le dottrine tradizionali’: quelle pagane, quella ebraica, quella islamica: varie versioni essoteriche di una comune e primitiva conoscenza, o gnosi, esoterica, alla luce della quale dobbiamo interpretare anche il Vangelo, i Padri della Chiesa e persino santa Teresa e san Tommaso, ma non il IV Concilio di Costantinopoli, VIII Ecumenico, riconosciuto come tale dalla Chiesa ma non da Blondet.
Il fatto è che per Blondet ‘il patrimonio comune di tutte le dottrine tradizionali’ insegna sull’uomo e sul suo destino ultimo che è composto di corpo, il quale torna alla terra (niente risurrezione della carne, par di capire), di anima, che vagola attorno ai sepolcri o al massimo finisce nel ‘seno di Abramo’ per ebrei e arabi, nello sheol biblico, nell’Orco pagano, per poi esaurirsi, e infine di spirito che sarebbe in noi una scintilla divina, prigioniera nell’uomo che ritornerebbe a riunirsi a ‘Dio’ identificandosi con lui. Sono queste le dottrine dell’antica eresia gnostica, camuffata da tradizione primitiva, che distruggono totalmente la Rivelazione cristiana, soppiantandola con un ‘cristianesimo esoterico’ che può ingannare solo gli ignari, ai quali basta la conclusione sul ‘Cuore di Maria che trionferà’ per rassicurarsi. D’altronde, se Baron Corvo è un cattolico integrale, Blondet non sarà forse un cattolico tradizionale? E se anche non lo fosse, riempie pur sempre le sale dei convegni radiospadisti e lefebvriani.
P.S.: Marletta attinge a piene mani alla tradizione cabalistica citando Gershom Scholem; tanto basti a gettare un po’ di luce sul presunto antigiudaismo di Blondet.

“Una guida alle “molte dimore” dell’aldilà. Da tenere sottomano”
http://www.maurizioblondet.it/guida-alle-molte-dimore-dellaldila-tenere-sottomano/

Già in passato sono stati segnalati degli articoli di Maurizio Blondet in constrasto con la dottrina e l’esegesi cattolica:
http://www.centrostudifederici.org/i-cattivi-maestri-della-cattiva-esegesi/