De ore tuo te iudico…. (Lc 19, 22). False ritrattazioni e falsi amici

“Dalle tue parole ti giudicherò (Lc 19,22)”

Ritrattazioni. Le ritrattazioni non sono rare (Sant’Agostino ne scrisse un libro) anche nel nostro campo: Padre Barbara ad esempio, per lunghi anni capofila del “sedevacantismo” nemico della Tesi di Cassiciacum e della consacrazione episcopale di Mons. Guérard des Lauriers, ritrattò la sua posizione e scrisse un opuscolo per spiegare perché bisognava adottare la Tesi di Cassiciacum piuttosto che il sedevacantismo simpliciter. Ora, secondo alcuni, sarebbe accaduto il contrario: Mons. Guérard des Lauriers avrebbe ritrattato la Tesi di Cassiciacum per…. per non si sa bene cosa.

Louis-Hubert Remy, infatti, ha pubblicato recentemente su Catholicapedia (successore del defunto “Virgo Maria”) uno scritto intitolato:
“Un merveilleux cadeau de Noel 2019. La refutation de Mgr Guérard des Lauriers sur la Thèse de Cassiciacum” (Un meraviglioso regalo di Natale 2019. La ritrattazione di Mons. Guérard des Lauriers della Tesi di Cassiciacum).

Monsieur Remy sostiene di avere sempre avuto per Mons. Guérard des Lauriers “une vénération sans limites” (una venerazione illimitata) , eppure si permette di definire la tesi teologica difesa per dieci anni dal teologo domenicano una “fou-thèse” (per “foutaise” un termine estremamente volgare che, per evitare il turpiloquio, possiamo tradurre con “idiozia”).

Secondo Monsieur Remy, Mons. Guérard des Lauriers “quelques mois avant sa mort (survenue le 27 fevrier 1988)” (qualche mese prima della sua morte, avventuta il 27 febrraio 1988) avrebbe ammesso lui stesso che la sua tesi teologica era una “fou-thèse”, ovvero, servendosi di parole a lui attribuite “une thèse” qui “contient des erreurs théologiques enormes” (che contiene degli errori teologi enormi); e per dimostrare il suo strano concetto di “vénération sans limites” verso Mons. Guérard des Lauriers, ha diffuso massicciamente questo suo scritto per dimostrare che, per più di dieci anni Mons. Guérard des Lauriers avrebbe diffuso una “fou-thèse” e degli errori teologici enormi. Strano modo di venerare – senza limiti – qualcuno!

Ma contro i fatti non c’è argomento che valga, sembra obiettare Monsieur Remy, ed i fatti starebbero in una lettera autografa dello stesso Mons. Guérard des Lauriers nella quale il teologo domenicano si dichiarerebbe perfettamente convinto del suo errore da uno studio di Alfred Denoyelle. E difatti, benché Monsieur Remy dica aver appreso dell’esistenza di questa lettera da un libro sul cardinal Rampolla dello pseudo-Henri Barbier (cioè lui stesso) pubblicato dalle edizioni Saint Remi, in realtà la lettera si trova come tutti sanno sul sito dello stesso Alfred Denoyelle.

Siccome Louis-Hubert Remy ci sfida nominatamente a rispondere al suo scritto ignobile, ecco quanto abbiamo da dire al riguardo:

Dato e non concesso che Mons. M.L. Guérard des Lauriers abbia effettivamente ritrattato la sua tesi teologica sulla situazione attuale dell’autorità nella Chiesa, l’Istituto “Mater Boni Consilii” non ha alcuno motivo per ritrattarla a sua volta. Il nostro Istituto, che venera veramente e non ipocritamente la figura di Mons. Guérard des Lauriers con affetto filiale, non aderisce però alla suddetta Tesi perché sostenuta da detto teologo, ma semplicemente perché è vera, e nessuna obiezione seria è stata finora opposta a detta tesi.

Dato e non concesso che la lettera pubblicata sia autentica (non ne abbiamo visto infatti l’originale) resta il fatto che i sacerdoti dell’Istituto, particolarmente don Giuseppe Murro, e anche per una settimana don Ricossa, sono stati a fianco di Mons. Guérard des Lauriers, assieme a Mlle Marie-Claude Mandon, durante tutto il periodo durante il quale detto Vescovo è stato ricoverato nell’ospedale di Cosne, dal 10  gennaio al 27 febbraio 1988 (cf l’articolo di don Murro, “Comment meurt un homme de Dieu”, Sodalitium n. 18, ed. it. novembre-dicembre 1988, ed. francese avril 1989), ponendogli numerose questioni riguardanti per l’appunto la sua tesi teologica, ed il teologo domenicano, perfettamente lucido malgrado la malattia, ha sempre risposto loro confermando fino all’ultimo la sua tesi. Essi ritengono che l’amore della Verità di Mons. Guérard, di cui tanto parla lo stesso Louis-Hubert Remy, lo avrebbe obbligato, se avesse realmente mutato opinione, ad ammonire per primi quei sacerdoti che lo avrebbero seguito in errori “teologici enormi”.

Non solamente. Lo stesso Louis-Hubert Remy ammette e paradossalmente testimonia contro sé stesso che non solo Mons. Guérard des Lauriers non ha mai pubblicamente ritrattato la sua Tesi (cosa che avrebbe certamente fatto se avesse mutato effettivamente opinione) ma che non lo ha fatto neppure con lui e coi suoi amici che pure erano imbarazzati dalla sua tesi:

Nous ne sommes pas complètement surpris de cette rétractation, bien qu’ayant visité Mgr sur son lit d’hopital peu avant sa mort, il ne nous en ait pas parlé, ni à mes amis proches, ni dans son dernier sermon” (Non siamo completamente sorpresi da questa ritrattazione, anche se visitando Monsignore all’ospedale poco prima della morte, non ce ne abbia parlato, neppure ai nostri amici più intimi e nella sua ultima omelia).

De ore tuo te judico… con quel che segue.

Non solamente. Non sappiamo da quanto tempo la lettera di Mons. Guérard appare sul sito di A. Denoyelle, ma non ci risulta che qualcuno abbia diffuso la straordinaria notizia di questa ritrattazione mentre Mons. Guérard des Lauriers era ancora in vita (potendo così smentire o confermare quanto gli viene ora attribuito) e che solo dopo più di 30 anni dalla sua morte Louis-Hubert Remy diffonda in tutto il mondo tradizionalista la “notizia” della ritrattazione.

Venendo poi al testo attribuito a Mons. Guérard, saltano subito agli occhi alcune incongruenze:
non ci vien detto il nome della persona a cui fu scritta la lettera;
non vien detto a quale scritto di A. Denoyelle faccia allusione la lettera (lo ammette lo stesso LHR);
non è evidente quindi di quale tesi parli Mons. Guérard;
e soprattutto non vi è la data in cui la lettera sarebbe stata scritta (mentre Mons. Guérard non ometteva mai la data).

E’ ben noto che un testamento senza data è giuridicamente nullo. In questo caso una lettera senza data non permette di capire di quale studio di Denoyelle si parli, e soprattutto se una ritrattazione è credibile. Infatti, il n. 13 di Sodalitium (edizione italiana) pubblicava nel maggio 1987 un’intervista con Mons. Guérard nella quale il vescovo domenicano ribadiva chiarissimamente tutti i principi della Tesi di Cassiciacum. Il 25 novembre, prima della consacrazione episcopale di Mons. Munari, Mons. Guérard des Lauriers chiedeva a tutti i presenti di aderire alla Tesi di Cassiciacum o di lasciare la chiesa, poiché solo detta Tesi giustificava la consacrazione che avrebbe avuto luogo: tutti i presenti ne sono testimoni. Il 16 dicembre 1987 scriveva una lettera a “frate Pierre Marie” (il nome da terziario domenicano di Marc Winckler) per raccomandargli il nostro Istituto e chiedergli di tradurre in francese Sodalitium: ora Sodalitium sosteneva apertamente la Tesi (cf “Mgr Guérard des Lauriers et l’Institut”, Sodalitium, n. 18). Ed allora chiediamo: QUANDO Mons. Guérard avrebbe ritrattato la Tesi, scrivendolo ad una persona ignota e dicendo il contrario a tutti gli altri?

Pensiamo che il “regalo di Natale” che crede di aver ricevuto Monsieur Remy sia non solo un regalo avvelenato per coloro a cui lo ha inviato, ma sarà alla fine anche un regalo avvelenato per lui stesso.

Intanto, giacché LHR sembra apprezzare tanto colui che sarebbe riuscito a “convertire” Mons. Guérard, gli segnaliamo, come nostro regalo di Natale, alcuni  articoli  di Alfred Denoyelle, anche se LHR forse non saprà apprezzarli:

Alfred Denoyelle: L’apparitionisme toujours au service du Gallicanisme?
http://users.skynet.be/histcult/BIL.htm

Alfred Denoyelle: Les malades du merveilleux
http://users.skynet.be/histcult/malamerv.htm

Buona lettura, Monsieur LHR.

P.S.: voglia precisare, per favore, le calunnie di cui sarebbe stato vittima a causa della sua negazione della Tesi di Cassiciacum. O se ne vergogna?